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PAESI BASSI
 
 
" Mulini a vento e tulipani "
Un viaggio nei Paesi Bassi, in uno dei paesi più attenti all’ambiente naturale del continente europeo, nella terra dei mulini a vento, dei grandi pascoli, delle distese di tulipani, ma anche degli antichi villaggi dei pescatori, delle grandi dighe costruite per arginare il mare e delle dune sabbiose, margini di una campagna sospesa tra la terra ed il mare. Da Amsterdam a Rotterdam, da Delft a Leiden, da Alkmaar a Giethoorn, piccole e grandi città, attraversate da canali su cui si affacciano tipiche abitazioni ma anche strutture moderne e d’avanguardia.

Lunedì 8 aprile - Accompagnati da un timido sole velato, ci dirigiamo verso la Svizzera. Per raggiungere la Germania abbiamo optato per un percorso utilizzato già in altre occasioni, ovvero costeggiare il lago Maggiore transitando per Cannobio e Bellinzona, dirigerci al tunnel del San Gottardo utilizzando l'autostrada A2, ed oltrepassate Lucerna e Basilea, raggiungere, percorrendo l'autostrada A5, Freiburg im Breisgau, città, considerata la capitale della Foresta Nera. Visto il bel tempo ed un clima sorprendentemente estivo con temperature che toccano i ventisei gradi, decidiamo, dopo aver parcheggiato in Grenzstrasse, di incamminarci verso il centro storico, in buona parte ricostruito dopo le devastazioni della seconda Guerra Mondiale. Transitiamo davanti all'imponente chiesa di Herz Jesu, il cui parco antistante è affollato di persone che si godono il tepore serale, così come molta gente è seduta nei dehors di bar e birrerie. Raggiungiamo la Schwabentor, l'antica Porta degli Svevi, uno degli accessi storici alla città, per poi dirigerci verso Münsterplatz, dove sorge il palazzo del Kaufhaus, un antico emporio commerciale e la Cattedrale, magnifico edificio gotico miracolosamente scampato ai bombardamenti, la cui costruzione iniziata nel XIII° secolo si protrasse per tre secoli, sovrastata dall’incredibile torre campanaria, che dall’alto dei suoi 116 metri, con l'inconfondibile guglia in pietra traforata, domina l’intera città.

Martedì 9 aprile - Sotto una pioggia fine ma insistente, che ci accompagnerà per gran parte della giornata rientriamo nuovamente in autostrada. Il traffico è ovunque molto intenso; transitiamo nei pressi di città importanti come Karlsruhe, Mainz (Magonza), Koblenz (Coblenza) ed all'altezza di Köln (Colonia), dopo qualche breve coda causata dai numerosi cantieri per lavori di manutenzione, imbocchiamo l'autostrada A4 in direzione di Aachen (Aquisgrana) e del confine olandese. Entriamo in Belgio, nella regione del Limburgo e percorrendo le autostrade A2 e A13 oltrepassiamo Maastricht, per fermarci poco prima di raggiungere Anversa, nel tranquillo paese di Grobbendonk. Facciamo un giro a piedi per le vie del paese e passando di fronte al municipio, notiamo un busto dedicato a Herman Van Springel, celebre ciclista belga degli anni '70, che in questa località trascorse gli ultimi anni della sua vita.

Mercoledì 10 aprile - Sotto un cielo terso e con un sole splendente, gradito cambiamento dopo il meteo di ieri, rientriamo in autostrada. Pochi chilometri e ci troviamo a viaggiare incolonnati, con lunghi tratti percorsi a passo d'uomo a causa di code chilometriche provocate dal traffico estremamente congestionato, per via dei numerosissimi mezzi pesanti diretti ai vari porti della zona. Come superiamo Anversa e varchiamo il confine con i Paesi Bassi, la situazione migliora e sebbene ancora intenso, il traffico diventa finalmente scorrevole. Ci fermiamo a Middelburg, capoluogo della Zelanda e poco prima di mezzogiorno, ci incamminiamo verso il centro storico per raggiungere la Oostkerk, chiesa protestante in stile barocco, a pianta ottagonale, attorniata da belle abitazioni d’epoca. Proseguiamo con la visita al complesso abbaziale di Abdij che racchiude al suo interno due chiese: la Nieuwekerk e la Koorkerk, collegate tra loro dalla Wandelkerk e con al centro il Lange Jan, un imponente campanile alto novanta metri. Dopo essere passati di fronte al palazzo Sint Jorisdoelen, raggiungiamo piazza Markt, su cui si affacciano l'edificio della Roosevelt University e lo Stadhuis, l'elegante municipio. Proseguiamo fino al palazzo Kloveniersdoelen, che si affaccia su un canale, per poi raggiungere palazzo Perrehuis e la zona del Buitenhaven, il porto esterno. Nel pomeriggio, percorrendo le strade statali N57 e N59, ci dirigiamo a Zierikzee. A piedi, passeggiando lungo stradine pittoresche, ci dirigiamo verso l'alta ed imponente Sint Lievenmonstertoren, la "Torre Grassa di Zierikzee", campanile di una chiesa andata distrutta, vicino alla quale è stata successivamente costruita con le sembianze di un tempio greco, la Nieuwekerk. Raggiungiamo quindi lo Stadhuis, municipio del XV° secolo, la chiesa protestante Gasthuiskerk, per poi proseguire verso l'Oude Haven, il vecchio porto, a cui si accede dall'antica Zuidhavenpoort, una delle tre porte medioevali ancora esistenti, verso la quale convergono due caratteristici ponti levatoi che permettono l’ingresso delle imbarcazioni nel bacino oggi trasformato in museo all’aperto e dove lungo le banchine, sono ormeggiate diverse barche d’epoca facenti parte della collezione del museo navale con pannelli informativi che raccontano la storia di ogni imbarcazione.

Giovedì 11 aprile - Sotto una pioggerellina fine e persistente, percorriamo le strade nazionali N9 e N57 che si snodano attraverso la tipica campagna olandese, piatta e verdissima. Dopo un breve tratto in autostrada, nelle vicinanze dell'enorme area portuale di Rotterdam, raggiungiamo Kinderdjik, villaggio che ospita i mulini a vento più famosi dei Paesi Bassi. Dopo aver parcheggiato in Veetstraat, ci incamminiamo verso i diciannove magnifici mulini a vento, alcuni dei quali risalenti al 1700, disposti sulle rive dei canali Nederwaard e Overwaard, che fino al 1950 servirono a pompare acqua e a prosciugare i polder della zona. Il meteo non è dei migliori e purtroppo penalizza la bellezza del luogo. Ci rimettiamo in viaggio lungo la N210, costeggiando il fiume Lek, importante via navigabile percorsa da numerose e grosse chiatte cariche di container o di sabbia; dopo aver traghettato proseguiamo alla volta di Gouda, città famosa per il suo formaggio. Trovare un posto libero nell'area sosta si rivela più complicato del previsto, ma mentre siamo intenti nelle operazioni di camper service, facciamo conoscenza con un signore di Cuneo che è in partenza e gentilmente, ci cede il suo posto. A piedi, ci dirigiamo verso il centro città, raggiungiamo la piazza del mercato dominata dall'imponente Stadhuis, palazzo comunale con un orologio meccanico le cui figure si muovono ogni mezz’ora e la vicina chiesa di Sint Janskerk nota per essere la più lunga d'Olanda e per le settantadue coloratissime vetrate. Passeggiamo quindi lungo Hoge Gouwe e percorrendo Vlamingstraaat raggiungiamo il mulino Roode Leeuw, per poi proseguire lungo il canale dove ammiriamo alcune vecchie imbarcazioni costruite tra il 1912 ed il 1930, che fanno parte della collezione del museo navale e raggiungere un altro mulino: il Molen T Slot. Costeggiando Westhaven ritorniamo in piazza Markt per poi proseguire fino alla stazione ferroviaria dove ci informiamo sugli orari dei treni per Rotterdam in vista dell'escursione di domani.

Venerdì 12 aprile - Alla stazione di Gouda prendiamo il treno Intercity delle 9.36 e dopo un viaggio di soli venti minuti arriviamo alla moderna stazione centrale di Rotterdam proprio mentre una troupe cinematografica è intenta a girare uno spot televisivo. Ci incamminiamo in direzione dello Stadhuis, il municipio, edificio molto austero e meno “folkloristico” di quelli visti finora, che si presenta con il viale antistante ingombro di mezzi ed attrezzature in quanto stanno montando palchi e tribune per la Rotterdam Marathon. Proseguiamo verso la chiesa di San Lorenzo un'imponente struttura gotica che si erge su uno spazio verde circondato da moderni grattacieli per raggiungere il Markthak, famoso mercato coperto, una delle principali attrazioni della città che ospita al suo interno decine di negozi che offrono prodotti alimentari provenienti da ogni angolo del mondo e numerosi locali dove si possono gustare piatti rappresentanti le cucine di diverse nazioni. Strutturato ad arco, è un luogo molto particolare e suggestivo, essendo la volta interna rivestita da un enorme murales con immagini patinate dei prodotti - fiori, ortaggi, frutti - che possono essere acquistati al mercato. Nelle immediate vicinanze vediamo uno dei luoghi più curiosi della città, le cubiche case gialle Kijk-Kubus, singolare progetto dell’architetto Piet Blom ed accanto ad esse il condominio Blaaktoren, opera dello stesso architetto, che per via del tetto appuntito è soprannominato “la matita”. Pochi passi e ci ritroviamo nell'area del vecchio porto, l’Oude Haven, dove sono ormeggiate diverse imbarcazioni d’epoca e dove sorge palazzo Witte Huis, aristocratico ed elegante edificio in stile art nouveau, primo grattacielo di Rotterdam ed unico edificio d’epoca in mezzo a tante costruzioni moderne. Siamo ormai di fronte al ponte di Willemsburg con gli imponenti piloni rossi, che attraversiamo per raggiungere l’isola su cui si trova lo storico ponte apribile in ferro di De Hef, una struttura in tralicci di acciaio sul canale Koningshaven che in passato era utilizzato per il passaggio dei treni. Oggi è in disuso con la campata centrale bloccata in alto, ma un tempo veniva sollevata per consentire il transito delle imbarcazioni. Proseguiamo fino al celebre ponte Erasmusburg considerato uno dei simboli della città, che attraversiamo per raggiungere l’area del porto canale Leuvehaven, i cui moli ospitano le imbarcazioni del museo marittimo. Quindi in un susseguirsi continuo di locali pubblici, bar e ristoranti transitiamo di fronte al museo Boijmans Van Beumingen per soffermarci al Depot, una enorme struttura a forma di insalatiera dalle pareti rivestite in pannelli di metallo lucido che riflettono i palazzi del quartiere circostante. Proseguiamo la nostra lunga passeggiata - al termine saranno poco più di diciassette i chilometri percorsi - fino a raggiungere il vecchio porto Delfshaven, una delle poche aree della città sopravvissuta al devastante bombardamento del 1940. Ammiriamo i begli edifici storici costruiti sui lati del canale, dove sono attraccate molte imbarcazioni d’epoca alcune delle quali utilizzate anche come abitazioni, per poi riprendere nei pressi del museo Boijmans Van Beuningen la metropolitana per la stazione centrale e con il treno delle 18.50 fare ritorno a Gouda.

Sabato 13 aprile - Lasciamo Gouda e ci immettiamo in autostrada: A20 prima e A13 poi, per raggiungere Delft, una delle cittadine più belle e affascinanti dei Paesi Bassi, famosa per le ceramiche blu. A piedi raggiungiamo il centro storico, molto bello con pittoreschi canali orlati da alberi, vicoli acciottolati su cui si affacciano case storiche dai caratteristici tetti spioventi ed eleganti edifici medievali. Dall’antica porta di Oostport, entriamo nel centro storico particolarmente affollato per la presenza di un vasto mercato dell’antiquariato allestito lungo i canali, dove le tantissime bancarelle espongono oggetti interessanti e curiosi, che ci offrono la possibilità di fare un paio di piccoli acquisti, anche se la presenza di tende e gazebo, oltre alla ressa dovuta anche alla giornata prefestiva, non ci consentono di ammirare al meglio la bellezza di case e palazzi. Raggiungiamo piazza Markt su cui sorgono il palazzo municipale, lo Stadhuis, l’imponente chiesa nuova dove sono sepolti i membri della famiglia reale olandese e l’Oude Kerk, la chiesa vecchia con la caratteristica torre pendente. Dopo aver ammirato la facciata decorata con stemmi del palazzo Gemeenlandshuis, proseguiamo la nostra passeggiata fino al mulino a vento De Roos. Una visita molto interessante ad un mulino restaurato, rimesso in funzione e tuttora utilizzato per macinare la farina, in cui è possibile entrare per ammirare gli ingranaggi in legno situati nella parte superiore, dove si ha accesso anche alla terrazza esterna che offre una bella vista sulla città. Ripreso il camper, percorrendo le autostrade A13 e A4, raggiungiamo Leiden, storica città universitaria, che visitiamo spostandoci a piedi per il centro storico. Vediamo il mulino De Put situato vicino ad un ponte mobile e alla Morspoort, antica porta della città; transitiamo per piazza Rembrandt, luogo in cui sorgeva la casa natia del famoso pittore e camminando lungo i canali, ci portiamo al Molen de Valk, un altro imponente mulino a vento. Dopo essere saliti sulla collinetta su cui si trovano le rovine di una fortezza ed il bastione fortificato Burcht van Leiden riscendiamo nuovamente lungo i canali, dove bar e ristoranti sono affollati di gente, per riprendere nuovamente il camper e recarci in un’area attrezzata situata in una vecchia fattoria di Leidschendam.

Domenica 14 aprile - Lasciata la fattoria situata in una posizione incantevole, con tre bei mulini a vento che si ergono lungo un canale nella tranquilla campagna circostante, entriamo in autostrada (A12) per raggiungere nelle vicinanze di Utrecht il magnifico castello neogotico De Haar, il più grande e sontuoso dei Paesi Bassi, circondato da un vastissimo e splendido parco, in cui sono presenti oltre ad una grande cappella privata anche un paio di edifici collegati al castello da pittoreschi ponti in legno. Per via delle torri merlate e del largo fossato che lo circonda ci appare come i manieri delle fiabe, ma nonostante le apparenze medievali, fu in realtà costruito tra il 1892 e il 1912 per volere del barone Etienne van de Haar e di sua moglie, la baronessa Rothschild, sui ruderi di un vecchio castello preesistente, rispettandone la disposizione originale ma ampliandone notevolmente dimensioni e sfarzo. Di proprietà della famiglia van Zuylen, il castello fu frequentato dall'alta società internazionale del secolo scorso; tra gli ospiti illustri si annoveravano industriali, banchieri, artisti e stelle del cinema. Dedichiamo oltre due ore alla visita del parco, passeggiando tra giardini all'italiana, roseti, laghi ed aree boschive che ospitano un ampio recinto con cervi e daini. Dopo uno spuntino ci spostiamo percorrendo dapprima strade locali e quindi un breve tratto in autostrada, al borgo di Muiden per vedere un altro celebre castello olandese: il Muidenslot. Dopo aver attraversato il pittoresco paese a piedi ed aver assistito all’apertura del ponte girevole sul fiume Vecht per consentire il passaggio di alcune imbarcazioni da diporto, optiamo per un giro esterno al castello che sorge sull’estremità della penisola, alla foce del fiume. Camminando nella campagna circostante e sugli argini dei canali che lo circondano, notiamo come il castello risalente al XIII° secolo sia molto simile a quello visto stamane, con torrioni rotondi ed un fossato che lo circonda. A metà pomeriggio ci spostiamo nella vicina periferia di Amsterdam, dove ci sistemiamo presso il campeggio Gaasper.

Lunedì 15 aprile - Lasciato il camper al campeggio, a piedi ci rechiamo alla vicina stazione della metropolitana di Gaasperplas. In circa venti minuti siamo nel cuore di Amsterdam e con il meteo che non promette nulla di buono, con il cielo coperto che minaccia pioggia ed un fastidioso vento freddo, ci incamminiamo verso la celebre zona dei canali. Vediamo sia il Brouwersgracht che il Bloemgracht, due dei canali più pittoreschi, lungo i quali sono ormeggiate numerose case galleggianti. Purtroppo inizia a piovere in modo insistente; visto l'evolversi della situazione, decidiamo di ritornare in campeggio. Solo nel tardo pomeriggio, dopo tanta pioggia ed una breve grandinata, il tempo sembra migliorare e con le previsioni che indicano una tregua nelle precipitazioni, decidiamo di ritornare nuovamente in centro. Con la metro raggiungiamo la zona di Bloemgracht e passando per piazza Dam, il cuore della città, intravediamo il Palazzo Reale, edificio barocco purtroppo parzialmente coperto da impalcature per lavori di restauro, la Nieuwe Kerk (Chiesa Nuova) del XV° secolo e l'imponente palazzo Magna Plaza. Nonostante il cielo tenda ad aprirsi, lasciando filtrare timidi raggi di sole, il vento rimane molto forte e freddo. Raggiungiamo il canale Prinsengracht, dove si trova la casa-museo di Anna Frank quindi passiamo per la Westerkerk, chiesa barocca del XVII° secolo dove è sepolto Rembrandt, per dirigerci verso Begijnhof, un antico cortile residenziale un tempo abitato da beghine, che però troviamo chiuso. Proseguiamo poi fino al famoso quartiere a luci rosse di De Wallen, dove notiamo che sono poche le ragazze in vetrina e molte vetrine appaiono vuote, con il cartello "affittasi". Passiamo di fronte al celebre coffee shop "The Bulldog The First" e dopo esserci riparati per un nuovo violento scroscio di pioggia mista a grandine, raggiungiamo nuovamente la stazione centrale per rientrare con la metro a Gaasperplas.

Martedi 16 aprile - Attendiamo che la pioggia caduta tutta la notte cessi ed intorno alle 10, prendiamo nuovamente la metropolitana per raggiungere il centro di Amsterdam. Questa volta utilizziamo una combinazione di linee (M53, M50, M52) per recarci direttamente nella famosa Museumplein, la piazza dei musei. Passiamo di fronte al Rijksmuseum, il museo nazionale dei Paesi Bassi, dove notiamo lunghe code formate principalmente da scolaresche, al Van Gogh Museum dove le prenotazioni sono chiuse per un mese e ci rechiamo al vicino Vondelpark per vedere una scultura di Picasso: la "Figura Découpée". Facendo ritorno verso il centro passiamo dal mercato di Albert Cuypstraat che nonostante la sua fama, non troviamo particolarmente interessante e costeggiando i canali con le tipiche case strette ed alte arriviamo al ponte levatoio di Magere Brug, uno dei più iconici della città. Transitando per piazza Rembrandt raggiungiamo nuovamente il Begijnhof con il tranquillo cortile interno, la chiesa protestante Engelse kerk e la Houten Huys, una delle due case in legno più antiche di Amsterdam e dopo aver attraversato il quartiere a luci rosse di De Wallen, rientriamo alla stazione centrale. La tregua dalla pioggia, prevista fino alle 15 si rivela incredibilmente esatta e proprio mentre ci dirigiamo a prendere la metropolitana per ritornare al campeggio, le prime gocce iniziano a cadere, preannunciando un nuovo rovescio.

Mercoledì 17 aprile - Lasciamo Amsterdam e ci dirigiamo in autostrada verso Lisse, il cuore della regione della coltivazione dei tulipani olandesi. Parcheggiamo in paese e a piedi raggiungiamo i famosi campi. Lo spettacolo che si presenta è straordinario: veri e propri patchwork di petali variopinti si estendono a perdita d'occhio. Purtroppo, la tregua dalla pioggia dura poco; ci sorprende mentre siamo tra i campi e sotto un violento acquazzone ritorniamo al camper. Nonostante il tempo inclemente, ci rimettiamo in viaggio e percorrendo le strade statali N210 e N207 ci dirigiamo a Gouda. La nostra intenzione era di fermarci nuovamente nell'area sosta di Klein America, ma trovandola al completo, ripieghiamo su una sistemazione alternativa presso una fattoria privata ad Haastrecht, un luogo tranquillo immerso nella campagna.

Giovedì 18 aprile - Raggiungiamo Gouda, distante solo pochi chilometri e parcheggiato il camper nel comodo parcheggio del teatro, ci rechiamo a piedi nella piazza del Municipio per assistere, finalmente in una bella giornata di sole, al tradizionale mercato settimanale del formaggio, che si svolge da aprile ad agosto, ogni giovedì mattina. Le grandi forme di formaggio portate sulla piazza da carri trainati da cavalli vengono disposte a terra in lunghe file, e dalle 10 sono oggetto di trattative tra contadini e commercianti, entrambi vestiti con costumi tradizionali, per essere poi pesate sulla storica pesa pubblica dopo che gli accordi sulla compravendita sono stati siglati con un teatrale gioco di mani, seguiti dalla stretta finale. Noi ci fermiamo fin verso mezzogiorno dopo di che ci spostiamo a Lisse, questa volta per visitare il famoso parco floreale di Keukenhof. Considerato il più grande parco di fiori a bulbo del mondo, è parecchio affollato; pur avendo i biglietti prenotati per le 16.30, riusciamo comunque ad entrare quasi un'ora prima. Essendo vastissimo, la folla seppure numerosa si disperde, permettendoci di godere dello spettacolo fornito da milioni di tulipani di ogni foggia, dimensione e colore, da narcisi, giacinti e da altri fiori primaverili che creano multicolori composizioni cromatiche tra laghetti, fontane e padiglioni espositivi. Avendo già avuto modo di ammirare altri coloratissimi campi di tulipani prima di entrare nel parco, al termine della visita decidiamo di proseguire il nostro viaggio verso nord e di fermarci alla marina di Uitgeest, in un'area camper allestita direttamente sui moli del porticciolo.

Venerdì 19 aprile - Sotto una pioggia nuovamente battente ci dirigiamo ad Alkmaar, altra città olandese celebre per il suo tradizionale mercato del formaggio. Ci rechiamo in centro, in piazza Waagplein, che a dispetto del tempo inclemente e della pioggia è comunque gremita di turisti. E’ un mercato differente da quello di Gouda: qui le forme di formaggio - circa 2.200 - vengono disposte in lunghe file sulla piazza e trasportate alla pesa con caratteristiche portantine in legno da portatori, che indossano costumi tradizionali ed i caratteristici cappelli colorati. A causa della pioggia, pur essendo le forme di formaggio riparate da teli di plastica, il mercato ha termine assai prima del previsto. Decidiamo di fare ritorno al camper e di attendere un miglioramento del tempo, previsto per il primo pomeriggio. Dopo le 14 con un meteo decisamente più clemente, possiamo finalmente visitare Alkmaar. Vediamo palazzo Hofje van Splinter, un antico ospizio del XVIII° secolo, lo Stadhuis, la bella chiesa di Sint Laurens, costruita nel 1480, ed ancora la piazza del Mercato per ammirare con più calma il Waaggebouw, l'edificio della pesa, le cui bilance sono utilizzate ancora oggi, ma che in origine, nel XIV° secolo, era un ospizio che fungeva da ospedale per poveri e viandanti. Nel tardo pomeriggio lasciamo Alkmaar, scendiamo a Zaanstad, e dopo essere transitati da Zaanse Schans, che visiteremo domani, e ci rechiamo presso l’area sosta di Volendam.

Sabato 20 aprile - Al mattino, veniamo chiamati da Leo, uno dei dipendenti della fattoria Simonehoeve, che mette a disposizione il proprio parcheggio per la sosta nelle ore notturne, per visitare il negozio annesso, dove sono in vendita souvenir e formaggi locali. Ci vengono spiegati i processi di lavorazione sia del tipico formaggio olandese che degli zoccoli in legno, due simboli della tradizione artigianale del paese. Alle 10 con il cielo che ci regala ampi spazi di sereno, ci spostiamo nella vicina Volendam, un ex villaggio di pescatori, oggi rinomata località turistica con un bel lungomare fiancheggiato dalle caratteristiche vecchie case dei pescatori, perfettamente restaurate e trasformate in negozi e locali pubblici. Sotto uno scroscio di pioggia ci spostiamo a Marken, altro vecchio borgo marinaro, un tempo isola e oggi collegato alla terraferma da una diga. Anch’esso è molto carino ma anche molto turisticizzato; ciò nonostante gli abitanti hanno saputo mantenere intatte le vecchie tradizioni e le caratteristiche vecchie casette in legno, dipinte con tinte vivaci che conferiscono un aspetto allegro e colorato al villaggio. Nel pomeriggio, ci spostiamo a Zaanse Scans, un villaggio-museo all'aperto, dove è possibile ammirare antichi mulini a vento ancora funzionanti ed abitazioni tradizionali costruite lungo le rive del fiume Zaan. Si tratta di un villaggio tipicamente olandese, che vuole rappresentare la vita e le attività di un tempo, in cui, le antiche abitazioni, le botteghe artigiane, i magazzini ed i mulini, risalenti per lo più al XVII° e XVIII° secolo, sono stati portati qui da ogni parte dell’Olanda. Essendo una delle principali attrazioni del paese ed essendo vicina ad Amsterdam è invasa da una quantità incredibile di turisti provenienti da tutto il mondo: tra numerosi gruppi di cinesi, giapponesi, indiani ed europei, ci facciamo un giro per il villaggio, visitando alcuni dei mulini e delle abitazioni aperte al pubblico e trasformate, alcune in negozi che vendono prodotti tipici ed altre in piccoli musei che illustrano gli antichi mestieri.

Domenica 21 aprile - Ci dirigiamo a Hoorn, un tempo fiorente porto della Compagnia delle Indie Orientali nonché città natale del navigatore William Schouten che da qui salpò per circumnavigare l’America meridionale e che chiamò la punta estrema del continente sudamericano “Capo Hoorn” in onore della sua città. Facciamo un giro per il borgo passando prima dalla stazione ferroviaria per avere conferma degli orari di partenza del treno a vapore che collega Hoorn a Medemblik, per poi addentrarci nel centro storico percorrendo belle vie, deserte per la giornata festiva, sulle quali si affacciano antiche case con stupendi frontoni decorativi e raggiungere la piccola e pittoresca piazza Roode, il cuore della città vecchia, attorniata da antichi edifici e dalla torre difensiva di Hoofdtoren che un tempo sorvegliava l'ingresso al porto. Quindi seguendo la ferrovia, che attraversa la campagna ed i piccoli borghi di Benningbroek, Oostwoud ed Oppedoes, giungiamo a Medemblik, cittadina portuale sull'Ijsselmeer, dove visitiamo il porto ed il castello Radboud costruito alla fine del XIII° secolo. Sulla via del ritorno ci fermiamo a fotografare il treno a vapore mentre sbuffante, trainato da una locomotiva di fine '800, attraversa nei pressi di Oostwoud, i campi fioriti di tulipani, per poi proseguire alla volta di Enkhuizen. Parcheggiato il camper vicino alla stazione ferroviaria attraversiamo i giardini con le case d’epoca risalenti al secolo scorso del complesso residenziale di Snouck van Loosenpark per raggiungere la Westerkerk, chiesa con il caratteristico campanile in legno, il palazzo della pesa, la Zuidekerk e terminare il giro al porto, su cui svetta la Drommedaris, un'imponente torre di guardia del XVI° secolo. Percorrendo strade nazionali ed alcune strade secondarie che si snodano tra gli ultimi coloratissimi campi di tulipani, raggiungiamo Wieringerwerr dove ci fermiamo all’area sosta, immersa nel verde e tra i fiori, dell’azienda floricola Tulpentuin.

Lunedì 22 aprile - Lasciamo il suggestivo parcheggio tra i campi di tulipani e percorrendo poco trafficate strade statali raggiungiamo la costa del Mare del Nord. Ci fermiamo alla lunga ed ampia spiaggia di Callantsoog, delimitata da un cordone di dune sabbiose che fanno parte di un parco naturale, dove riusciamo a fare una breve camminata prima di ritornare precipitosamente al camper sotto un improvviso e gelido scroscio di pioggia. Seguendo la costa raggiungiamo il villaggio di Den Helder, punto di partenza per l'attraversamento della grande diga di Afsluitdijk, colossale opera di ingegneria, costruita fra il 1927 ed il 1933. Lunga trentadue chilometri, collega le provincie della Frisia e del Noord-Holland e separando il mare del Nord dall'Ijsselmeer, ha trasformato l’insenatura dello Zuiderzee in un lago d’acqua dolce, strappando al mare vaste estensioni di terra fertile. Raggiunta nuovamente la terraferma ci dirigiamo a Leeuwarden, dove facciamo un giro a piedi per il centro storico, per ammirare il palazzo della Cancelleria e vedere in via Over de Kelders, la casa natale della celebre spia e ballerina Mata Hari, di fronte alla quale è stata posta una statua a lei dedicata. Raggiungiamo quindi piazza Waagplein con l'antico edificio della pesa, lo Stadhuis, la chiesa Grotekerk, il parco Prinsetuin e la caratteristica torre pendente di Oldehove, la cui costruzione iniziata nel 1529 fu interrotta a metà del 1533 a causa del cedimento del terreno. Quindi percorrendo strade secondarie che ci permettono di viaggiare ancora attraverso coltivazioni di tulipani, ci portiamo a Hindeloopen, piccolo ed antico villaggio di pescatori, che nel XIV° secolo faceva parte della Lega Anseatica, con canali e ponti mobili, belle case d’epoca, una chiesa circondata dalle tombe del cimitero e conosciuto per una tradizione che risale al settecento: la lavorazione di mobili intagliati e dipinti, attività che i marinai di Hindeloopen, praticavano durante la stagione in cui non si imbarcavano, ispirati da ciò che avevano visto durante i lunghi viaggi in Oriente e in Scandinavia.

Martedì 23 aprile - Già di primo mattino, godendoci la tranquillità del luogo, ci immergiamo nella silente atmosfera di Giethoorn, villaggio famoso per essere privo di strade carrozzabili, dove la vita si svolge lungo gli stretti canali, attraversati da ponticelli in legno, che conducono a case con i tradizionali tetti di paglia e circondate da giardini curatissimi. Ci perdiamo, inoltrandoci a piedi lungo i canali per ammirare abitazioni e giardini fino a quando, complice anche la giornata soleggiata, inizia un notevole afflusso di turisti, in gran parte di provenienza cinese, che rumorosi si muovono percorrendo i canali a bordo di piccole barche elettriche. A mezzogiorno ci rimettiamo in viaggio ed utilizzando sia strade nazionali che le autostrade A28 e A50 raggiungiamo il parco nazionale De Hoge Veluwe, una vasta area naturale di boschi, brughiere e dune di sabbia. Lasciamo il camper all’ingresso di Otterlo ed approfittando delle biciclette messe a disposizione dei visitatori ed incluse nel costo del biglietto d'ingresso, esploriamo una parte del parco. Raggiungiamo il museo Kröller-Müller e dopo aver pagato un ulteriore biglietto, visitiamo il museo che ospita una pregevole collezione di opere d'arte moderna e soprattutto, la seconda più numerosa collezione al mondo di dipinti e disegni di Vincent van Gogh, dopo quella del Van Gogh Museum di Amsterdam. Al termine della visita, riprendiamo le biciclette e percorrendo alcune delle numerose piste ciclabili che si snodano attraverso il parco, ci rechiamo alle imponenti sculture "Three Upright Motives" di Henry Moore e pedalando attraverso le suggestive dune di sabbia interne al parco, abbiamo la fortuna di avvistare un gruppo di cervi ed alcuni cinghiali al pascolo, immersi nella quiete della natura. Rientrati al parcheggio e depositate le biciclette proprio mentre iniziano a cadere le prime gocce di pioggia, ci spostiamo di una decina di chilometri, alla fattoria Hoge Valk di Lunteren.

Mercoledì 24 aprile - Ci rimettiamo in viaggio ma purtroppo il tempo inclemente ci costringe a rivedere i nostri programmi. E così dopo aver effettuato una sosta ad Arnhem, con l'intenzione di visitare il Nederlands Openluchtmuseum, interessante museo all'aperto che ricostruisce la vita e le tradizioni olandesi del passato, a cui rinunciamo per la pioggia incessante, ci apprestiamo a lasciare i Paesi Bassi. Oltrepassata Maastricht, entriamo in Germania e dopo un lungo trasferimento in autostrada ci fermiamo a Coblenza. Approfittando di una breve schiarita ci rechiamo, a piedi, nel cuore dell’Altstadt, la città vecchia. Passiamo davanti all'antico castello di Alte Burg, alla chiesa di Nostra Signora e costeggiando il lungofiume di Reno e Mosella raggiungiamo in Deutsches Eck il punto di confluenza dei due fiumi dominato dall'imponente monumento equestre dedicato all'imperatore Guglielmo I. Dopo essere rientrati al camper sotto una pioggia nuovamente battente, viste le pessime previsioni meteo decidiamo di riservare la visita di queste zone ad un altro viaggio; iniziamo pertanto il viaggio di ritorno, seguendo il suggestivo corso della Mosella, famoso per i vigneti terrazzati e gli incantevoli villaggi, fino al villaggio di Muden.

Giovedì 25 aprile - Sotto una fitta e fastidiosa pioggerellina costeggiamo ancora per un tratto la Mosella per poi dirigerci a Willich dove imbocchiamo l'autostrada. Oltrepassata Karlsruhe proseguiamo sulla A5, che corre parallela al confine francese, fino all’altezza della città alsaziana di Mulhouse. Lasciata la Germania, entriamo in Francia, fermandoci per la nostra ultima notte di viaggio, a Hirtzbach tranquillo villaggio alsaziano.

Venerdì 26 aprile - Iniziamo l'ultima tappa di questo viaggio, percorrendo strade secondarie che attraverso la campagna ci portano alla frontiera tra Francia e Svizzera. A Basilea, ci immettiamo nella rete autostradale elvetica e passando per Lucerna e per il tunnel del San Gottardo, dove ci aspetta una coda di un paio di chilometri, raggiungiamo Locarno e Bellinzona, per rientrare in Italia dal valico di frontiera di Cannobio.

 
 
 
 
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